Raccolta di scritti sul barone Roman von Ungern-Sternberg (1885-1921), che operò in Siberia e in Mongolia durante la prima guerra mondiale e la Rivoluzione russa. Il volume presenta articoli di autori come Julius Evola e René Guénon, Franco Cardini, Claudio Mutti, oltre alla traduzione di brevi saggi di Sergius Kuzmin ed Erik Sablé mai apparsi in italiano.