Basterebbe prendere in esame anche pochi squarci dal carteggio inedito intercorso fra Leonardo Sciascia e Piero Guccione dal 1975 al 1989, per cogliere la profonda carica di umanità che innerva l'amicizia fra questi due grandi illuministi "alla rovescia". Una "corrispondenza d'amorosi sensi", pur nelle inevitabili differenze ideologiche, che le missive qui riprodotte per la prima volta e i contributi originali del volume ci restituiscono, all'insegna del binomio "bellezza-verità".