In questo libro l'autobiografia sincera e scomoda, inedita nella sua versione integrale, di Giacomo Ferrari. Figlio e nipote di garibaldini, si oppose strenuamente al regime fascista fino a unirsi, nel 1922, agli Arditi del Popolo di Guido Picelli. Ingegnere di grandi capacità professionali, riparò in Francia dal 1931 al 1936 mentre dal 1944 fu comandante unico, con il nome di battaglia di "Arta", dei settemila Partigiani del Parmense. Membro della Costituente, ministro dei trasporti per il Partito comunista dei due governi De Gasperi di Unità nazionale, nel 1946 e nel 1947, in un solo anno, invece che nei dieci previsti, fece ricostruire ponti, ferrovie, infrastrutture mettendo il paese in grado di risollevarsi dai disastri della guerra. Fu poi senatore della Repubblica nella V e VI legislatura. Amatissimo sindaco di Parma, operò la rinascita della città che dal 1951 al 1963 divenne, tra l'altro, anche una vera e propria capitale della cultura. Il racconto del pensiero, dell'azione e della vita di un uomo che ha attraversato da protagonista il Novecento.