«Dai racconti dei detenuti traspare in modo forte il rapporto tra lavoro e passione. Comunque la si voglia mettere, il lavoro dà un senso alla vita e ciò vale per tutte le donne e tutti gli uomini. [...] Può sembrare paradossale, ma qui in Gorgona, negli scritti dei detenuti, il senso di libertà nel e con il lavoro si oppone, pur convivendoci, al senso di detenzione in cui stanno i carcerati» (dall'introduzione di Alfonso Maurizio Iacono).