Questa che Maria Teresa Berdini ha raccolto dalla viva voce del protagonista, è la storia di Pasquale Coppola, brillante novantenne, napoletano, ex commerciante ambulante di biancheria, immigrato con la famiglia a Porto S. Giorgio nell'immediato dopoguerra e perfettamente inserito nella comunità cittadina, sino a diventarne uno degli animatori. Il Bar Novecento, storico punto d'incontro dei sangiorgesi, è la cornice in cui dall'ascolto accidentale di frammenti di discorsi e ricordi è maturata la decisione di passare a un racconto di vita più ampio. Universibar abbiamo scherzosamente chiamato questo tentativo di individuare nuovi luoghi d'incontro, che pur non essendo deputati ad attività di tipo culturale, possono tuttavia offrire stimoli e occasioni di riflessione e crescita personale. La memoria autobiografica si è rivelata uno strumento particolarmente idoneo a sviluppare questo potenziale formativo.