I diari rappresentano una fonte preziosa per comprendere le difficoltà con cui progredirono, alla fine degli anni Cinquanta/inizi Sessanta, le relazioni italo-sovietiche e, più in generale, i rapporti bipolari. Dalla sede di Mosca, Pietromarchi registra le difficoltà che incontrò il processo di normalizzazione delle relazioni bilaterali e il dipanarsi della seconda crisi di Berlino, aperta nel novembre 1958 e chiusa con la costruzione del Muro, nell'agosto 1961, poche settimane dopo il richiamo a Roma dell'ambasciatore.