Il volume, frutto della collaborazione fra la Casa Museo Giacomo Matteotti di Fratta Polesine e il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Ferrara, comprende contributi di autorevoli studiosi che si soffermano sugli studi giuridici e sull'attività parlamentare di Matteotti, gli aspetti meno conosciuti della sua vita, nota finora al pubblico quasi soltanto per il delitto di cui fu vittima, che cambiò la storia italiana e consentì la svolta con la quale il fascismo divenne dittatura. Il libro ripercorre l'ambiente famigliare in cui si formò, soffermandosi sul fratello maggiore Matteo, e fissa l'attenzione sugli austeri studi di diritto compiuti da Matteotti a Bologna, richiamando l'attenzione sull'importanza che essi ebbero nel forgiare le sue convinzioni di socialista riformista. Tali studi sono alla base anche dell'indefessa attività parlamentare che egli svolse e della strenua difesa della centralità del Parlamento di fronte alla violenza fascista. Dal libro, scrupolosamente documentato ma leggibile da chiunque, emergono la solitudine di Matteotti, anche di fronte al variegato mondo socialista del tempo, e la modernità delle sue posizioni.