"Il ponderoso 'carteggio' intercorso tra Donato Di Marzo e Giustino Fortunato, [...] copre il ventennio 1891-1910, un periodo particolarmente intenso della storia dell'Italia unita, che, segnato - come è noto - da una serie di grandi temi [...], fa da sfondo al fitto scambio epistolare intercorso fra i due uomini politici meridionali, che si distinsero per il loro coerente impegno ideologico-politico. [...] Due uomini diversi ma complementari, 'fratelli di elezione'. A cementare l'amicizia fra i due furono le loro idee politiche, la militanza nelle fila della Sinistra moderata e la convergenza delle loro posizioni sulle difficili scelte che l'Italia dovette affrontare negli anni compresi tra il trasformismo depretisiano, l'autoritarismo crispino, la crisi di fine secolo e l'età giolittiana". (Dalla Prefazione di Giovanni Brancaccio)