Emilio Lussu (1890-1975), Giacomo Matteotti (1885-1924), Silvio Trentin (1885-1944) hanno tratti peculiari e per certi versi eccezionali: il coraggio estremo di fronte alla dittatura, lo sprezzo del pericolo per sé, la dedizione disinteressata al prossimo. Nel senso comune e anche nella storiografia sono stati perciò considerati spesso come miti. Solo abbastanza di recente si è affermata la tendenza a restituirli alla loro umanità, espressa nella vita familiare, nella professione, negli studi prediletti, nell'impegno politico. Questo libro prosegue su questa strada proponendone aspetti che si intrecciano e perciò stesso aiutano a comprenderli nel loro agire senza separarli dai contesti in cui vissero