"La testimonianza di un lascito di memoria, da un nonno [Giuseppe Pietramale] contadino a suo modo 'combattente' in Sicilia a un nipote [omonimo del nonno]. Un 'documento' di storia orale (potrebbe dirsi, meglio, di etnostoria), una specie di 'diario' in cui il frantumato (ed è da presumere disorganico) racconto dei fatti da parte del suo originario estensore si intreccia e si fonde con un'aggiuntiva cura narrativa adoperata dal curatore finale. [...] Una speciale 'stagione partigiana'. In essa, avvertita e interpretata 'eroicamente' dai militanti di base nel vivo dell'azione, si staglia la figura di Pio La Torre, di un dirigente comunista che, come ben sappiamo, eroe certamente lo sarebbe diventato qualche anno dopo e che, intanto, andò in galera insieme al contadino Pietramale".