Ad Amedeo Giacomini (Varmo, 1939 - San Daniele del Friuli, 2006) è stata riconosciuta dagli studiosi una posizione di rilievo nella stagione "neodialettale" di fine Novecento, e non soltanto per la scrittura poetica in lingua friulana, ma anche per l'intensa attività critica e culturale da lui coltivata per tutta la vita. I contributi raccolti nel volume, in italiano e in friulano, affrontano alcuni degli aspetti meno conosciuti o rimasti in ombra nella complessa produzione di Giacomini e cercano di leggerne l'opera secondo chiavi interpretative di ampio respiro. Ne emerge la sua capacità di tessere salde connessioni tra la produzione in friulano e il panorama letterario del Paese, e questo pur abitando in quella periferia che, se poteva apparire tale sul piano culturale, non rimaneva immune da inediti stravolgimenti della realtà sociale e produttiva.