15 biografie di grandi ammiragli, dall'antica Grecia alla fine del XVI secolo. Ogni ammiraglio è qui valutato sotto il profilo dell'abilità personale e dell'importanza storica, e viene messo in risalto anche il contributo dato alla riorganizzazione della Marina da parte di uomini di stampo prettamente politico quali Temistocle e Lisandro. La figura dell'ammiraglio come ufficiale di marina è piuttosto recente: nei tempi più antichi non era prevista la figura di un ufficiale al quale veniva esclusivamente affidato il comando di una flotta. Nel Medioevo tale professione iniziò ad assumere una propria autonomia; parallelamente si assistè alla fortuna di imprenditori e proprietari di una o più galee chiamati al comando di navi o flotte grazie alle relazioni di parentela con ricchi mercanti delle grandi famiglie veneziane o genovesi, come i Doria. Nel Rinascimento, soprattutto in Spagna, l'estrazione sociale continuò a rimanere un requisito fondamentale per ascendere a tali cariche, e gli ammiragli provenivano quasi esclusivamente dall'aristocrazia. Di tutt'altro ceto erano gli ufficiali dell'Impero ottomano, dove gli ammiragli venivano scelti tra i marinai di professione che avevano prestato servizio in posizioni subalterne sulle galee di Stato o fra uomini che avevano fatto le loro esperienze a bordo di navi corsare, come il Barbarossa, Dragut e Uluc, Ali. Il libro è arricchito e completato da minibiografie di altri ammiragli non altrettanto famosi e da curiosi aneddoti storici.