Come molti soldati italiani, anche Aldo Valerio Cacco dopo l'8 settembre 1943 rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò. Venne deportato in Germania, prima nel Lager Fürstenberg am Oder poi a Mittelbau-Dora (1943-1945). Molti soldati trovarono la morte per le terribili condizioni di prigionia, altri si inventarono mille modi per restare in vita: Aldo Valerio Cacco suonava il clarinetto. Al momento della cattura aveva solo diciannove anni e teneva sottobraccio il suo strumento musicale: fu la sua "risorsa" che gli permise di sopravvivere alla terribile esperienza dei Lager nazisti. Queste pagine raccolgono il suo intenso e struggente diario scritto durante la prigionia, insieme a un puntuale e dettagliato commento storico sugli IMI (Internati Militari Italiani), per comprendere ciò che la storiografia italiana ha dimenticato a lungo.