Louis-Ferdinand Céline, uno dei maggiori scrittori del Novecento, fu un seduttore dalle spregiudicate abitudini sessuali, ma anche un grande medico, un animalista, un femminista ante litteram. Questo libro prende in esame la prima parte della sua vita fino alla fuga da Parigi verso la Danimarca dove le accuse di antisemitismo e collaborazionismo lo costrinsero a trovare riparo. Ricco di documenti e carteggi, di testimonianze di amici e nemici, di storici e saggisti, il racconto di una vita vissuta tutta sopra le righe di uno scrittore «maledetto» che, per il suo stile, i trascorsi ideologici e politici, e la sua lotta contro il Potere, fu amato oppure odiato senza limiti.