Cos'è un editore indipendente? È per natura un "editore di progetto"? Un grande gruppo può essere un editore indipendente? In un contesto di concentrazione e di finanziarizzazione, come fa l'editore a essere e a rimanere indipendente giorno dopo giorno, mantenendo il suo ruolo indispensabile di promotore di idee? Lungi da qualsiasi caricatura, sviluppando un ragionamento basato su "una certa idea dell'editoria", Gilles Colleu ci svela alcune delle caratteristiche dell'editore indipendente di progetto. Ci spiega l'importanza di fondare la propria attività editoriale su un lungo ciclo di vita dei titoli per creare un catalogo coerente e duraturo. Allo stesso modo, l'autore ci mostra che è ancora possibile preservare la propria indipendenza, in particolar modo mantenendo un certo controllo sulla promozione e sulla distribuzione, e stabilendo rapporti privilegiati con i librai. Il dibattito non verte esclusivamente sulla progettazione, ma anche su una necessaria diversità editoriale, chiamata anche bibliodiversità, che deve e può essere favorita dai poteri pubblici. La diversità della produzione e la sua qualità non sono infatti indispensabili per la formazione di un "cittadino-lettore"?