L'uomo al centro e il digitale a servizio dell'uomo: tecnologie come strumenti cognitivi, mind tools con i quali, e non solo dai quali, impariamo. Riflettendo su approcci, metodi, tecniche dell'umanesimo digitale, il volume presenta una "cassetta degli attrezzi" che offre utensili - cose utili da usare - concepiti da un laboratorio improntato all'ibridazione. Le sezioni del libro corrispondono a tappe di un percorso di contaminazioni disciplinari: L'ingresso dell'officina propone una bussola per orientarci nella definizione di Digital Humanities; Dentro l'officina incarna la fucina di ragionamenti sulle ripercussioni del "pensare e fare" digitale e sull'ergonomia delle tecnologie; infine, la sezione Cinghie di trasmissione è dedicata all'analisi di casi e alla socializzazione di alcune risoluzioni di matrice archivistica. Un'opera collettiva che prova a rappresentare la "bottega digitale umanistica" come catalizzatrice di conoscenze, competenze e abilità differenti. Con i contributi di - in ordine di intervento - Francesca Tomasi, Federico Valacchi, Herbert Natta, Salvatore Maria Pisacane, Alessandro Alfier, Cecilia Tamagnini, Francesco del Castillo e Roberta Maggi.