Questo libro vuole guardare al futuro delle biblioteche italiane con occhi nuovi: la biblioteca è infatti ben più ricca, accogliente, intelligente di qualsiasi smartphone. A condizione che sappia provare ogni giorno, nel suo funzionamento, che gli ideali di democrazia a cui storicamente si ispira sono reali. Se vuole contribuire ai processi di inclusione e di coesione sociale, se vuole attivare energie nella comunità, non può essere costruita e gestita 'dall'alto': deve mettersi all'ascolto dei cittadini. Solo questo ci darà una biblioteca utile, amichevole, diversa negli spazi e nel personale, dove poter fare l'esperienza di leggere, discutere, produrre cultura insieme.