La guerra è bene, la guerra è tutto, e difendere il Vecchio Mondo contro i nemici è il più grande privilegio a cui possa ambire un soldato. Ma l'ubbidienza acritica non è un dono innato! Il Vecchio Mondo provvede a inocularla nei futuri combattenti ancora in fasce, tramite un'iniezione di fluido militarizzante. Peccato che il soldato Otto, per un disgustoso disguido, riceva la siringata nel punto sbagliato, e l'amore per la trincea non attecchisca a dovere nella sua tremebonda massa cerebrale. Otto diventa così il più vile dei vigliacchi nelle file guidate dal Maresciallo Ferromarcio, e allo sprezzo del pericolo preferisce il disprezzo di se stesso, trascorrendo il tempo a pulire le latrine. Il suo sogno è unirsi, in un giorno da fiaba nera, alla sua amata Ursula, valchiria immaginaria da cui adora farsi umiliare. Ma più scansa la battaglia, più la battaglia infuria, e Otto si ritrova al centro di uno scontro con un inquietante avversario di cui nessuno sospettava l'esistenza! Fra teatrini cronenberghiani, trincee bonviane, cozzare di armi e sferragliar di corazze, tornano gli autori della Quarta guerra mondiale con una nuova storia tragica e divertentissima, piena di invenzioni geniali, che mette alla berlina l'assurdità della guerra.