Sul ponte della Capitan Cerano, il picaresco marinaio Giovanni racconta a quel disgraziato del proprio boia come è arrivato davanti al cappio che tra poche ore farà di lui cibo per gli squali. Si dispiega così la storia di un'esistenza passata tra furti, raggiri, zuffe e sposalizi più o meno burrascosi, solcando rotte sempre più remote, fedele solo al proprio spirito ribaldo, appena ammansito dalla profezia di un prete spretato che si ostina a vedere in lui un nuovo Battista. Con questo tardivo esordio, sospeso tra il realismo magico dei grandi narratori sudamericani e un Corto Maltese straccione e affettuoso, Lucio Di Cicco ha scritto un romanzo di vele e riscatto, umanissimo e appassionato.