Dopo un periodo di ricchezza e di accumulo, sperimentato nel boom degli anni '60-'70, i giapponesi hanno vissuto una fase di contrazione e di distacco dal consumismo, accompagnata dalla necessità fisica di liberarsi degli oggetti inutili che soffocavano le loro minuscole abitazioni. Buttare via, però, si rivela un'operazione difficile perché si scontra con il valore antico del riutilizzo che, a ogni scarto, fa dire a una voce interiore: «Che spreco!». "L'arte di buttare" indaga i meccanismi psicologici della riluttanza ad abbandonare le cose, aiuta a superare i sensi di colpa e illustra i principi di base e le tecniche che aiutano a mollare la presa. Inoltre, sensibilizza i lettori sulla necessità di attuare una selezione già nel momento degli acquisti, così da spezzare all'origine il circolo vizioso dell'acquistare/buttare.