Ribellarsi al destino significa smettere di rassegnarsi e cominciare a prendere sul serio i propri desideri. È un'impresa eroica: chi osa affrontarla, si trova a combattere contro spietati avversari interiori e collettivi. "Destino", ci spiega Igor Sibaldi in queste pagine, è l'antico nome dato a tutto ciò che limita le nostre possibilità e che accresce il peso dei nostri difetti. È una barriera da smantellare, scoprendo e superando tutte le sue componenti, a partire dall'influsso dei genitori fino alle paralizzanti certezze su cui si fondano la morale, il progresso e la psicologia della nostra epoca: è ciò che questo libro insegna a fare. Ci insegna poi ad andare incontro con eccezionale fiducia a tutto quello che può accadere quando si esce dalla morsa del "destino", e proprio i nostri difetti possono servire da guide personali, da sorgenti di energia e di autenticità. Il risultato è un ampliarsi imprevisto dell'orizzonte e dell'idea che si ha di se stessi. È questo l'inizio dell'autentica libertà e di quello che gli antichi chiamavano "successus", "il fidarsi di ciò che può succedere", equivalente dell'inglese "happiness", da "to happen". È un attimo, ma cambia la vita, per sempre, come un prodigio.