Ormai sappiamo che dall'osservazione del corpo, nostro o di chi abbiamo davanti, possiamo comprendere molti aspetti della personalità e della storia di chi lo abita. Esperienze, emozioni, tentativi e approcci all'esistenza si traducono in "segni" che ci portiamo addosso. Abbiamo anche ormai assodato l'efficacia del saper leggere il linguaggio non verbale: i movimenti inconsci, le posture, gli atteggiamenti. A maggior ragione, tutto ciò vale per il nostro viso: l'area fisica attraverso la quale maggiormente esprimiamo la nostra emotività, il nostro sentire; la zona del corpo a partire dalla quale guardiamo, parliamo, ascoltiamo, interagiamo, ci esponiamo. Perché dunque non imparare a decifrare questa mappa emotiva, in modo da approfondire, magari scoprire, lati della storia e della personalità dei nostri interlocutori, ma anche di noi stessi?