L'autosuggestione che entra in giuoco nelle diverse fasi del training autogeno si basa su una leggera ipnosi autoindotta, che non è uno stato di sonno, né di incoscienza. Questo tipo di trattamento permette a chi Io pratica di mettere a contatto diretto la volontà e la coscienza con il proprio subconscio, di gettare un ponte tra la propria mente e i propri organi, dirigendone il funzionamento. Il training autogeno, inoltre, può essere considerato una terapia naturale, dal momento che non dà luogo a quel conflitto tra la volontà del terapista e quella del paziente che è invece tipica della psicanalisi.