Il pilota americano cui non si aprì il paracadute durante un bombardamento sopra Bressanone ma sopravvisse ugualmente, i ricordi di un soldato altoatesino durante la ritirata di Russia ("rubavamo gli scarponi ai morti"), Mussolini a Bolzano in un tripudio di saluti romani, don Nicolli che accompagna i condannati a morte alla fucilazione, il partigiano somalo Marincola che viene paracadutato oltre le linee tedesche ed è ucciso durante una strage in val di Fiemme. La "Botzen" turistica di 140 anni fa, dal nero telefono a muro all'odierno cellulare variopinto, la "celestina" è solfato di stronzio. Scorrendo l'indice di questo quattordicesimo volume della collana «Bolzano Scomparsa» si ha un'ulteriore idea della vastità dei temi che oltre un secolo di cronache altoatesine, colti sfogliando i giornali dalla metà Ottocento in poi, offrono alla curiosità ed alla conoscenza di quanti accostano gli scritti del giornalista Ettore Frangipane, bolzanino-doc. Un ulteriore passo (Frangipane si rifiuta di usare l'anglico ormai invalso step) per una più profonda conoscenza del nostro passato. Noto a pochi, ignoto ai più, inimmaginabile per le nuove generazioni.