Chi di noi racconterebbe un momento importante della propria vita, personale o professionale, come una lista, come un elenco di fatti? E chi vorrebbe ascoltarlo? Raccontiamo emozioni. Sorpresa. Cambiamento. Il potere della narrazione sta nella sua differenza dal ragionamento logico-analitico: il racconto è caldo, coinvolgente, evocativo, immaginifico. È un linguaggio che arriva subito al cuore. Futuro anteriore è un metodo, uno strumento che consente di tracciare il percorso di cambiamento cui aspiriamo, quasi come se questo fosse già avvenuto. E lo fa utilizzando il potere delle storie: quello di attivare allo stesso tempo processi cognitivi ed emozionali, facendo lavorare in sintonia entrambi gli emisferi del cervello. La negoziazione di una trama comune, che unisca gli aspetti razionali ed emotivi di un cambiamento, è il primo passo per costruire un'identità, individuale od organizzativa. Costruire questa trama come se fosse già memoria è, come dice Calvino, "un incantesimo che agisce sulla durata".