Scilla, è risaputo, è uno scrigno di bellezza e di storia. È legata a miti lontani nel tempo che a tutt'oggi conservano un fascino incantevole con lo Stretto, perché emanano emozioni continue per effetti di luce e moti ondosi sempre diversi. Anticamente, sin dai tempi di Omero, questo tratto di mare era chiamato Stretto di Scilla e Cariddi, poi trasformato in Stretto di Messina. C'è una corrente di studiosi reggini che vorrebbe riportare l'antico nome. In effetti lo Stretto lambisce ugualmente le due città opposte, Messina e Reggio Calabria, distanti km. 3,2, ma collegate da questo braccio di mare, ed è naturale chiedersi una spiegazione convincente ed esauriente che non sono riuscita ad avere da studiosi ed esperti. Per la quantità e qualità di stampe esistenti, Scilla può essere considerata la regina della cartografia in Calabria e nello Stretto, protagonista regale assoluta e con orgoglio posso vantare una collezione notevole.