Ho cercato di vivere con consapevolezza il mio tempo, di seguirne la complessità, i cambiamenti nel territorio, nella composizione sociale, nel mondo della cultura, con un'attenzione e partecipazione particolari verso realtà difficili, problematiche, di fatica, di negazione dei diritti e verso quei segnali in cui si poteva invece leggere una lotta per la loro conquista, una scoperta di sé, un'affermazione di una propria libertà e creatività. Sono questa dignità e ricchezza umana spesso negate, ma sempre esistenti, che io ho voluto mostrare. Questo è stato il mio sguardo e, direi, il trait d'union fra indagini anche molto diverse fra loro. La fotografia è stato il mezzo per condividere, prima ancora che per raccontare, storie di militanza, di impegno, di travaglio, con persone a cui mi ha sempre legato un'istintiva complicità.