"Verso il boom. 1950-1962" conclude il ciclo di "Illustri persuasioni", il progetto espositivo a cui è stata affidata l'apertura al pubblico del Museo nazionale Collezione Salce. Dopo aver raccontato l'esuberante e sensuale stagione della Belle époque e il fertilissimo e innovativo periodo tra le due guerre mondiali, ora, in occasione del terzo e conclusivo evento, ci si addentra nei meandri più sorprendenti e meno noti della Collezione. Se ne propongono, infatti, le creazioni più recenti: quelle che, dal secondo dopoguerra fino al 1962 - anno estremo dell'attività collezionistica e della vita di Nando Salce - raccontano lo straordinario momento storico della ricostruzione e della ripresa produttiva, preludendo al boom economico e demografico degli anni successivi. Autori già maturi e specializzati da tempo nella grafica illustrata reiterano i fasti del cartellonismo delle origini - è il caso di Dudovich, Boccasile, Edel - o ne rinnovano radicalmente i modi - Carboni, Nizzoli - con una consapevolezza progettuale decisamente nuova. Giovani geni venuti dal nord - Huber, Noorda, Engelmann - intercettano a Milano i fermenti generativi del migliore design e della più emancipata cultura d'impresa. Ma nel generale innamoramento per l'America, spicca il caso tutto italiano di Armando Testa, a lungo capace di ineguagliati traguardi di sintesi ed efficacia comunicativa.