Paesaggio straordinario, pressoché irreale, inconsueto, a tratti enigmatico, il Polesine è terra di confine, da ogni punto di vista: un reticolato fatto di canneti, acquitrini, valli da pesca, canali, oltre naturalmente che dai rami imponenti del Po. Un luogo dove la vita è dura e gli uomini costretti a una fatica continua, ma nel quale l'energia vitale non viene mai meno e ha modo di manifestarsi anche nelle situazioni più estreme e disperate. In quei luoghi ha visto la luce il Neorealismo italiano, tra quegli argini sono stati girati "Ossessione", "Paisà", "Gente del Po", "Il mulino del Po", "La ragazza del fiume", "Notte italiana" e "La casa dalle finestre che ridono". Proprio la sua radicale diversità ha contribuito a rendere il delta padano unico e suggestivo agli occhi di tanti cineasti: Luchino Visconti e Michelangelo Antonioni, Roberto Rossellini e Giuseppe De Santis, e poi Alberto Lattuada, Mario Soldati, Carlo Mazzacurati, Pupi Avati e molti altri. Centinaia di film a soggetto, cortometraggi, documentari, cinegiornali e sceneggiati televisivi sono il frutto del rapporto intenso e originale instaurato con un territorio fuori dal tempo, che ha dato vita a opere spesso destinate a rimanere nella storia del cinema.