Il volume, attraverso più di 200 stampe d'epoca, presenta un approfondito e inedito sguardo sull'opera di Brassaï. Ungherese di nascita ma parigino d'adozione, Brassaï - pseudonimo di Gyula Halász - è stato uno dei principali protagonisti della fotografia mondiale, definito dall'amico Henry Miller un "occhio vivente". Celeberrime sono le sue vedute di Parigi, punteggiate dall'illuminazione pubblica talvolta in combinazione con la nebbia e caratterizzate da un aspetto quasi misterioso, che offrono una testimonianza vivida dell'atmosfera notturna che regnava nella capitale francese dell'epoca. Ma Brassaï viaggiò anche in tutta Europa - in Italia e in Spagna, per esempio - e negli Stati Uniti, lasciando dietro di sé fotografie che portano l'impronta della sua curiosità e del suo stile. Il volume passa in rassegna la sua produzione, dai primi scatti vicini al movimento surrealista, alle iconiche immagini di Parigi nella sua veste gaudente e mondana. Particolare attenzione è riservata ai "graffiti", immortalati da Brassaï durante le sue esplorazioni dei muri parigini, e testimonianza del suo legame con le arti visive e con artisti come Jean Dubuffet. Infine, sono documentate le fotografie dedicate alla moda, e i ritratti degli amici artisti e dei bambini. Il volume accoglie i testi di Philippe Ribeyrolles, studioso nonché nipote del grande fotografo, e della critica Silvia Paoli, un'intervista a Gilbert Brassaï, moglie dell'artista, e apparati biografici.