Il libro indaga gli aspetti del colore inteso come fenomeno dipendente dal soggetto che percepisce, in relazione alla pratica del restauro. Dopo un primo capitolo dedicato alle teorie sviluppate a partire da Goethe fino ad arrivare ai più recenti sviluppi delle neuroestetica, la seconda parte si occupa di prendere in considerazione alcuni fenomeni, come la diffusione dei pigmenti prodotti chimicamente, che hanno contribuito a influenzare il modo di pensare e di vedere i colori. La terza parte analizza i dibattiti storici e critici intorno alle pratiche del restauro alla luce delle considerazioni svolte sulla percezione cromatica. Infine, vengono contestualizzati gli argomenti in relazione a questioni filosofiche e di visual culture.