Con un linguaggio prevalentemente concettuale, Paolo Toffolutti affronta nel suo lavoro diversi mezzi espressivi, dalla pittura alla scultura, dal video all'installazione, intrecciando in essi costanti riferimenti politico-culturali, citazioni dalla storia dell'arte e reinterpretazione dell'immaginario quotidiano. L'artista alterna, infatti, opere fondate sull'analisi razionale delle strutture visive e percettive con opere dall'apparente spontaneità, basate sullo spostamento semantico di oggetti e situazioni comuni. Prefazione di Lucio Pozzi. Potfazione di Patrizia Comuzzi.