"Le parole dei grandi artisti, attraversando la stessa oscura zona che ha prodotto le opere, portano attaccati frammenti di poesia, come ad attraversare un terreno rigoglioso e intricato restano sui vestiti semi spinosi. Questo libro, nel quale si raccoglie quasi tutto ciò che Graham Sutherland ha scritto e molto di ciò che ha detto, va ad aggiungersi ora a quella lista; per l'emozione che provoca, l'intelligenza che vi circola e i frammenti di poesia che trasporta. In una delle sue pagine Sutherland stesso dice, con delicata modestia e ubbidendo alla solita reticenza, che un pittore non deve spiegare la propria opera, ma può solo 'fornire qualche utile informazione'. Mentre poi a ricomporre nella unità di un libro il mosaico, formatosi per lenta aggregazione lungo gli anni, dei suoi pensieri e delle sue immagini in parola, ci si accorge subito di trovarsi di fronte a un organismo molto più stratificato, costruito, ricco e completo che non sia un insieme di 'utili informazioni'. In esso infatti sono fornite le chiavi per interpretare molte opere e interi complessi tematici o periodi cronologicamente definiti; sono svelati rapporti; tracciate costellazioni di influenze; indicato un modo di lavoro; descritti scenari come depositi di forme che saranno la materia prima dell'opera; enunciata infine una originale teoria del processo artistico. Ma oltre questo, il libro offre il sapore di una limpida prosa, e un'ironia, una chiarezza intellettuale." (Dallo scritto di Roberto Tassi)