La superficie accompagna integralmente la nostra percezione della realtà: tutto ciò che gli occhi e la mente possono vedere è fatto di superfici, la loro interiorità è evasiva e nel momento stesso in cui diventa evidente - per uno scavo o un approfondimento - si trasforma immediatamente in una nuova superficie contro cui la visione sbatte e deve fare i conti. È un concetto incredibilmente ambiguo e sfuggente, su cui si sono concentrate le ricerche artistiche moderne che dalla fine dell'Ottocento, lungo il corso del Novecento, sono approdate al nuovo millennio. Il volume si propone come un inventario complesso e divagante, parzialmente enciclopedico, delle possibilità superficiali del nostro tempo. La trattazione, suddivisa in otto capitoli, accompagna il lettore dalla teoria alla letteratura, dalla filosofia alle indagini storico-artistiche di pittura, scultura/installazione e fotografia.