Con "The Radicant" Nicolas Bourriaud arriva alla terza tappa dell'importante percorso teorico iniziato con "Estetica relazionale" e "Postproduction", titoli con i quali aveva già provato un confronto tra la storia dell'arte e quella della produzione culturale e della globalizzazione. La tesi esposta da Bourriaud nel suo ultimo libro è che bisogna ridefinire la modernità: il radicante è una metafora botanica, la pianta "radicante" è un'organizzazione che crea le sue radici man mano che avanza con la sua crescita. Gli artisti contemporanei hanno dunque la capacità di sradicarsi per aggregarsi facilmente altrove.