Di cosa sono fatti gli oggetti che, nella vita di tutti i giorni, sono a contatto diretto con il nostro corpo risvegliandovi memorie tattili, fantasie visive, seduzioni olfattive? Che siano gli umili oggetti d'uso quotidiano o sublimi opere d'arte, tutti gli oggetti sono il risultato di un particolare trattamento della materia da parte dell'homo faber. Condividono questa loro origine con la costruzione degli spazi architettonici, con la produzione dei profumi e soprattutto con l'arte. Ogni oggetto, anche il più immateriale, conserva un resto della sua provenienza materica. Di qui l'esigenza d'interrogare la sostanza di cui essi sono fatti. Una necessità avvertita soprattutto nella riflessione sull'arte contemporanea, che, mostrando il dinamismo e la capacità polimorfa della materia, di questa ha fatto il suo contenuto primario. La materia è ovunque, ora imponendo la sua ingombrante presenza, ora eclissandosi dietro la bellezza dei suoi artefatti. Intermediaria e mediatrice tra noi e il mondo, essa è sempre presente quando degustiamo un piatto di cucina o percorriamo un museo a Berlino o il giardino di un letterato in Cina. Malgrado la sua onnipresenza, tuttavia poco o niente conosciamo ancora di lei. Questo libro, attraverso una serie di analisi concrete di oggetti di design e opere d'arte, tenta di fornire una spiegazione a questa affascinante elusività.