Il libro contiene 200 aforismi dell'artista Emilio Isgrò, padre della "cancellatura" - forma d'arte e di poesia da lui creata per la prima volta nel 1964 e divenuta celebre come "arte concettuale", contraddistinta da uno stile inconfondibile di visione, di pensiero, di vita. Quest'anno si festeggiano sessant'anni di cancellature, disseminate in luoghi e musei di tutto il mondo, a cui fanno da contrappunto letterario gli aforismi - quel genere che tutto non dice - pronunciati dall'artista in eventi, depositati in lettere e manoscritti privati, e qui riprodotti in forma inedita con opere originali dell'artista - disegni, bozzetti, cancellature - a partire dalla copertina d'autore. Gli aforismi, sapidi e ironici, toccano questioni come lo statuto dell'arte e dell'artista nel mondo contemporaneo, il rapporto con le parole e con le immagini, con l'invenzione, la cancellatura e la vita, con il pubblico e con la società, con l'amore, con Dio, con la verità.