Uno dei principali teorici analizza un quarto di secolo di pratica artistica. "Bad new days" percorre gli ultimi venticinque anni di evoluzione dell'arte e della critica d'arte in Europa e Nord America esplorandone la loro relazione dinamica con le condizioni generali di emergenza inculcate dal neoliberismo e dalla guerra al terrorismo. Prendendo in analisi il lavoro di artisti quali Thomas Hirschhorn, Tacita Dean, Mike Kelley, Sam Durant, Isa Genzken, Robert Gober... e gli scritti di teorici come Jacques Rancière, Bruno Latour e Giorgio Agamben, Hal Foster mostra i modi attraverso i quali l'arte ha anticipato questa condizione, resistendo a volte sia alle speculazioni sul collasso del contratto sociale sia ai buoni propositi di chi intendeva ripararlo; altre volte facendone una parodia.