Roma, come la Parigi di Benjamin, è piena di bancarelle, mercatini, rivenditori in cui vanno a finire buttate intere biblioteche e suppellettili di case di appassionati. Ogni ritrovamento è frammento di una storia, di una presenza, di un passaggio: traccia legami, suggerisce avventure, perdite, infiniti lutti. Il collezionista di strada insegue la dispersione, ha a che fare con oggetti orfani, ritorni, nostoi. Alla realizzazione della collezione sovrintendono le leggi del caso e del girovagare.