Il volume ripercorre le vicende del restauro dei dipinti a Firenze dalla fine del Granducato mediceo al Regno d'Italia, collegando in un discorso unitario gli interventi fatti e le tecniche adottate dai restauratori che nel corso di due secoli operarono all'interno delle Reali Gallerie. Accanto a personaggi noti, (Giuseppe Magni, Vittorio Sampieri, Ulisse Forni) emergono figure ancora poco studiate: dai Mangiacani, mesticatori medicei, ai pittori-restauratori sabaudi legati al mondo antiquario come Alessandro Mazzanti o Luigi Grassi; una particolare attenzione viene dedicata ai Reali Restauratori, stabilmente impiegati per garantire la conservazione dei quadri nelle pubbliche gallerie: oltre a Sampieri e Forni, Domenico del Podestà, Fedele e Francesco Acciai, Ettore Franchi. Elemento caratterizzante di questa storia sono infatti le semplici e continue diligenze, l'adozione cioè di un "sistema" che privilegiò misure tese a prevenire o ad arrestare i danni attraverso una costante e pronta opera di manutenzione. Basato su una puntuale analisi delle notizie conservate negli archivi fiorentini, il testo presentata in appendice un'ampia rassegna dei documenti più significativi ed indicazioni sui principali fondi da consultare per ulteriori approfondimenti, destinate a chi per la prima volta si trovi ad affrontare ricerche sull'argomento.