Il Mediterraneo è per antonomasia luogo di relazioni; il luogo in cui si sono intersecate, mescolate e integrate le molteplici e varie forme di pensiero, di sapere e di civiltà della storia dell'umanità; è il luogo solcato da percorsi e caratterizzato da una trama fittissima di occasioni di scambio culturale, artistico, politico e religioso. L'area offre, quindi, un vasto repertorio di casi per sperimentare ed affinare metodi di indagine, teorie e pratiche esemplari per la comprensione e il recupero di tessuti urbani, agglomerati ed individualità architettoniche. Si tratta di territori caratterizzati da una forte relazione tra i modi di abitare tradizionali e il territorio, vocazioni implicite e propositi di trasformazione. Il volume intende costruire una progettualità basata sulla conoscenza e valorizzazione delle architetture e paesaggi costruiti del Mediterraneo, scegliendo come ambito di riferimento il sito UNESCO della costiera amalfitana, al fine di ricercare e di evidenziare gli elementi ordinatori dell'architettura, del paesaggio e dei luoghi e, contemporaneamente individuare le minacce del new global. A seguito di attenta analisi delle trasformazioni, alterazioni e manomissioni dell'architettura tradizionale, il volume mira a sviluppare indirizzi e linee guida per il recupero e la conservazione sostenibile di agglomerati tradizionali unici ed irripetibili, in accordo ai più attuali indirizzi internazionali in materia. Presentazione di Antonello Pagliuca.