Mancava, finora, all'ampio catalogo delle ricognizioni editoriali dedicate alla figura tanto singolare quanto decisiva di Jean Cocteau (1889-1963), poeta, scrittore, regista, magnifico disegnatore e inoltre organizzatore di cultura nel nome del migliore modernismo francese, un volume antologico che desse conto di un suo ulteriore talento: quello del critico d'arte. Compagno di strada dei migliori campioni dell'avanguardia parigina, il precoce letterato si è dunque distinto anche come non meno precoce commentatore delle opere di pittori e scultori di varie epoche, secondo registri inconsueti, a testimonianza di una tradizione molto francese che vede scrittori e poeti impegnati nell'agire da battistrada dei loro amici artisti (si pensi alla figura e al ruolo di Apollinaire per i cubisti).