In questo importante ultimo libro, Groys mappa i paradossi che risultano da un'arte che non produrrebbe oggetti, ma pratiche (dall'arte della performance all'estetica relazionale) che non sono destinate a sopravvivere, ed esplora l'arte nell'era di un medium etereo qual'è Internet. Groys sostiene che se le tecniche di riproduzione meccanica ci hanno dato oggetti senza aura, la produzione digitale genera aura senza oggetti, trasformando tutti i suoi materiali in marcatori temporanei di un presente transitorio. "In the Flow traccia il complesso dialogo, attraverso un secolo e più, tra arte e filosofia, la politica e i mass media, il lifestyle, i musei, e, infine, Internet." (Terry Smith)