Il libro si propone di riflettere sulla complessità degli scambi transatlantici tra il 1949 e il 1972, analizzando momenti di incontro e confronto attraverso i viaggi degli artisti, la circolazione delle informazioni, le politiche culturali, le mostre, le dinamiche del mercato e del collezionismo, nella costante oscillazione tra "attrazione e rifiuto". Lo sguardo "fuori fuoco" definisce la necessità di sondare una zona non completamente cristallina, uno spazio più opaco che implica uno slittamento rispetto alla visione normalizzata veicolata dalla grande narrazione, parallelamente alla costruzione di una dimensione di "identità italiana" e alle dinamiche che sollecitano a prendere in considerazione la questione dell'"americanismo e dell'antiamericanismo", ma anche il tema cruciale dell'internazionalismo, nella divaricazione tra questioni tattiche e necessità motivazionali o in relazione alla rimodulazione dei punti di vista e delle ideologie.