Nella Carnia del Settecento un numero sorprendente di pittori, intagliatori, altaristi, indoratori lavora ad un rinnovamento edilizio, civile e religioso senza precedenti in conseguenza del terremoto del 1700 sostenuto dalla prepotente espansione della classe borghese emergente e da un fiorire di iniziative imprenditoriali, da un bisogno di rappresentazione sociale e da una commistione di culture ed esperienze purtroppo dimenticate. Così come è stato scordato il desiderio di memoria e di continuità espresso dalla splendida fioritura dei ritratti, conservati in case private e nelle raccolte del Museo Gortani di Tolmezzo. Di questa complessa e vivace società finora sono stati indagati soltanto gli episodi eminenti (Jacopo Linussio, Domenico Schiavi, Nicola Grassi). Il volume propone il catalogo di tre pittori, Silvestro Noselli, Antonio Schiavi, Francesco Pellizotti, assieme a studi su altri finora sconosciuti artisti di quella Carnia e di quel Settecento.