La Fonte Gaia di Jacopo della Quercia racconta la storia e il restauro di uno dei monumenti più significativi e rappresentativi dell'arte senese. Esempio di un felice connubio tra dimensione artistica e funzione pubblica, quella della Fonte Gaia è una storia in cui le vicende artistiche si intrecciano con i principali eventi della città, intrattenendo un dialogo costante con il cuore di Siena e con i suoi palazzi. Come ha ricordato Cristina Acidini "la Fonte Gaia ha svolto nella sua storia plurisecolare molteplici funzioni: rifornire d'acqua i cittadini nel cuore della piazza principale, grazie a un complesso sistema sotterraneo di "bottini"; esprimere l'orgoglio senese per la discendenza romana con le sculture di Jacopo della Quercia; significare il rispetto delle Virtù e la devozione per la Madonna; rappresentare uno dei vertici dell'arte del primo Rinascimento toscano, negli anni in cui la scultura toccava o si apprestava a toccare con Ghiberti, Brunelleschi, Donatello, Luca della Robbia, primati di qualità che raramente aveva raggiunto dopo la scomparsa dell'antica epoca classica.