Il volume nasce dal progetto espositivo che nel 2022 ha coinvolto le sale del Museo Novecento e del Convento di San Marco di Firenze. La mostra ha ripercorso le ultime riflessioni di Giulio Paolini sul significato della creazione artistica e sulle sue molteplici implicazioni, combinando gli interrogativi sull'arte con quelli sull'esistenza e il suo fluire. Con la raffinatezza che da sempre caratterizza il suo lavoro, l'artista si sofferma sul valore del tempo e sulla nostra impossibilità di afferrarlo, in un'indagine che appare oggi ispirata a una più profonda meditazione sull'inarrestabile scorrere dei giorni. In questo percorso, necessariamente individuale pur nella sua universalità, Paolini ci fa immergere in uno spazio costellato di richiami al crepuscolo della vita e agli enigmi che segnano il nostro passaggio su questa terra: un tragitto scandito da istanti infiniti, in cui si annida, nonostante tutto, l'eternità.