A conclusione della mostra "Russie! memoria, mistificazione, immaginario" (catalogo edito da Terra Ferma nel 2010), che ha presentato al pubblico italiano le principali tappe dell'arte russa del Novecento, attraverso nuove strategie di fruizione dell'opera e mediante l'impiego di tecnologie e contenuti multimediali, si è tenuto un importante convegno sui rapporti tra il cinema e l'arte, di cui si presentano ora gli atti. Un problema complesso, con una lunga storia, sottolineato in due aspetti cruciali: come l'occhio cinematografico sa cogliere gli aspetti dell'opera che possono sfuggire a uno sguardo anche attento; per quali vie il cinema consente di rendere più interattivo il rapporto tra opere e fruitori. Molte le tematiche trattate da docenti e studiosi di cultura visuale, il direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Marco Müller, giovani ricercatori dell'Università Ca' Foscari, nonché il grande regista Peter Greenaway, con i suoi esperimenti nelle relazioni tra codice cinematografico e la grande tradizione artistica occidentale.