"Burne-Jones e Venezia" di Michela Luce ci offre un viaggio nella Bellezza, un'avventura estetica elettrizzante, avvincente, totalmente coinvolgente, ci fa vivere un'esperienza che non si conclude di fronte ai quadri di questo grande pittore inglese dell'Ottocento, poiché sono proprio le sue opere che suggeriscono spazi "altri" dove perdersi: emozioni che si arricchiscono attraverso gli occhi, li saturano di colori opulenti, di linee eleganti, di forme perfette che si completano con la mente. Sbarcato in Laguna la prima volta per studiare e divertirsi, Edward Burne-Jones rimase stregato dalla città e dalle opere dei suoi pittori. Tornò a Venezia per perfezionare la sua arte, assimilandone gli insegnamenti, la esaltò pubblicamente per salvaguardarla, ne utilizzò le magie iridescenti, frutto di tecnica millenaria, vi prestò alcuni suoi lavori per promuoverla, la rilesse tra le righe di un sapere antico, trovandovi nuova linfa per sognare. Con questo libro Michela Luce si augura che quella Venezia per cui Burne-Jones si attivò, prodigandosi in prima persona, possa accoglierne le opere in un proficuo dialogo capace di avviare un confronto di bellezza senza tempo.