Perché tanti artisti sentono la necessità di confrontarsi con la strage di Ustica e con le questioni che la vicenda solleva? Quali sono le caratteristiche di questo particolare fenomeno artistico che ha prodotto spettacoli innovativi, preziose composizioni poetiche e musicali, straordinarie opere visive e film che hanno formato la coscienza civile di milioni di cittadine e cittadini? Da quale visione si è sviluppata l'attività propulsiva dell'Associazione Parenti delle Vittime, che da decenni combatte contro menzogne e depistaggi costruendo occasioni di sperimentazione artistica e di evoluzione culturale e politica? Partendo da queste domande, Andrea Mochi Sismondi incontra le artiste e gli artisti che si sono posti in relazione con la strage per confrontarsi sui diversi approcci che ne contraddistinguono il lavoro. Grazie anche al ricco apparato iconografico e alle conversazioni con studiose e studiosi che hanno approfondito il fenomeno, il volume rappresenta un contributo fondamentale per la riflessione sulla dimensione politica dell'arte e sul suo rapporto con la storia.